Migrazioni In Pillole #2: dal 4 al 10 febbraio 2019

[di Oriana Mortale] È un nuovo lunedì e noi di Staffetta Umanitaria ci dedichiamo una seconda volta alla rubrica settimanale, sperimentata lo scorso lunedì, Migrazioni in Pillole: a proposito delle novità più importanti in Italia in merito a migrazioni e razzismo.

Questa settimana siamo riusciti ad includere più materiale, ma vi rinnoviamo l’invito a contribuire e ad indicarci cosa vorreste che segnalassimo, e soprattutto a discutere con noi delle notizie e delle iniziative incluse.

Indice:
– Le notizie (La guardia costiera libica e i trafficanti umani – Chiudiamo gli occhi di fronte alle torture dei lager – Una commissione d’inchiesta per le stragi del Mediterraneo – La condizione italiana);
– Le iniziative ( Sotto tiro: l’Italia al tempo della corsa alle armi – Il manifesto delle città solidali).

Le notizie

La guardia costiera libica e i trafficanti umani

Francesco Viviano ha prodotto un’indagine sulle numerose inchieste giudiziarie italiane e internazionali sulla guardia costiera libica. Gli ufficiali di Tripoli sono anche i torturatori dei lager, sono anche i trafficanti umani che imbarcano i migranti e, infine, sono anche i soccorritori (e a questo proposito, vi segnaliamo questo video scioccante di un soccorso della guardia costiera libica condiviso sulla nostra pagina facebook) che li riportano nei lager.

Come sempre, a pagare sulla propria pelle lo scotto di un sistema a delinquere, a cui collaborano anche gli stati europei, sono i migranti.

Vi segnaliamo “Gli scafisti e la Guardia costiera? In Libia sono la stessa cosa”, l’articolo di Francesco Viviano per l’Espresso.

Chiudiamo gli occhi di fronte alle torture dei lager

Goffredo Buccini per Il Corriere della Sera compila un memorandum che risvegli la nostra attenzione a proposito di quello che succede nei lager libici. Quando si parla della riduzione del 95% (rispetto all’anno scorso) degli sbarchi in Italia, dobbiamo tener presente che i migranti, poi, rischiano di finire nelle mani dei torturatori della Libia.

Esiste un rapporto dell’ONU, Desperate and dangerous: report on the human situation of migrants and refugees in Lybia, che sembra essere escluso dal dibattito in Italia e che invece dovrebbe essere imprescindibile per la discussione. La questione riguarda proprio il porto sicuro dove respingere chi migra: la Libia può davvero esserlo?

L’articolo completo: “Libia, la Srebrenica del Mediterraneo. E l’Occidente lo capirà troppo tardi”.

Una commissione d’inchiesta per le stragi del Mediterraneo

Il parlamentare di +Europa Riccardo Magi ha deposto alla Camera una proposta di legge per costituire una commissione d’inchiesta sull’operato della guardia costiera libica e sulle stragi nel Mediterraneo. Magi ha risposto alle tante richieste di trasparenza di questo periodo, tra cui anche l’iniziativa civile Non siamo pesci.

I punti cruciali dell’emergenza riguardano soprattutto la condotta criminale della guardia costiera libica, che sconfina oltre le acque territoriali e gestisce in modo poco trasparente i soccorsi.

Stragi nel Mediterraneo e guardia costiera libica, cresce il pressing per una commissione d’inchiesta” di Andrea Gargliardi per Il Sole 24 ore.

La condizione italiana

Per finire, bisogna parlare di due casi nazionali, che riguardano meno le migrazioni, e un po’ di più un clima di tensione che si fa giorno dopo giorno più pesante.

È di giovedì 7 febbraio la notizia dello sgombero dell’asilo occupato in via Alessandria a Torino, evento cui è seguito un corteo. Il Capogruppo della Lega alla Circoscrizione 6 di Torino, Alessandro Ciro Sciretti, ha commentato la notizia degli scontri scrivendo: “Ditemi voi se tutto questo è accettabile. Nessuna pietà, NESSUNA, per queste persone. Le Forze dell’Ordine sono troppo limitate nei loro poteri. Ci vuole un po’ di Scuola Diaz”.

Gli occupanti dell’Asilo di Torino che resistono allo sgombero.

Riporta la notizia Nuova Società.

Venerdì 8 febbraio, invece, si riporta la notizia del blitz della polizia a Viterbo, che, a seguito delle molte lamentele, ha gettato via le coperte di chi trovava riparo per la notte nella stazione di Porta Romana. Si prevedono ulteriori interventi per vigilare la situazione della stazione.

Notizia completa per Il Messaggero.

Le iniziative

Sotto tiro: l’Italia al tempo della corsa alle armi

Stefano Iannaccone, giornalista e scrittore, propone un crowdfunding per la pubblicazione in libro della sua inchiesta sulla situazione delle armi in Italia, a ridosso di un decreto sicurezza che modifica anche la regolamentazione del porto d’armi nel nostro paese.

Per una presentazione del progetto e per partecipare alla raccolta fondi, vi indirizziamo al sito Eppela.

Il manifesto delle città solidali

A Roma si sono riuniti realtà municipali italiane e spagnole per discutere della situazione europea in fatto di migrazioni. L’ONG Mediterranea ha pubblicato il manifesto prodotto dall’incontro, indirizzato ai sindaci europei.

Vi riportiamo il link per leggere il manifesto e per sostenere le iniziative di Mediterranea.

Questa settimana è stata densa di eventi e di notizie e speriamo che il nostro contributo possa esservi stato utile per navigare nel mare di informazioni.

Oriana Mortale

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